lunedì 6 dicembre 2010

Matrimonio? No, grazie

In Italia si assiste al continuo aumento dei divorzi (http://www.dgmag.it/sesso/divorzi-in-costante-aumento-in-italia-30299) con tutte le conseguenze che ciò comporta. Sempre di più il "giorno più bello" si trasforma ben presto in una fonte continua di rimorsi, sempre più si manda a quel paese tale data, specie da parte degli uomini. Le cause di tale aumento possono essere le più svariate, incompatibilità di carattere, corna, troppa fretta nello sposarsi, suocera di mezzo, ecc... Il fatto più eclatante, resta comunque lo squilibrio che la separazione e il divorzio producono sui coniugi: sono infatti i mariti, stranamente, a rimanere in mutande, a divenire i nuovi "barboni" d'Italia (http://www.vivamafarka.com/forum/index.php?topic=93494.0;wap2) mentre le donne, spesso sole affidatarie dei figli e sempre, chissà perché, in perenne cerca di lavoro per non volere più il mantenimento mensile, si arrichiscono anche con la separazione, specie nel caso in cui oltre al mantenimento, si vedano assegnare la casa coniugale (con mutuo che resta gentilmente a carico del cornuto e contento di marito). Certo, anche in passato, le crisi coniugali c'erano, forse le si veniva a sapere meno, ma è anche vero che oggi le nuove coppie non riescono più a costruire qualcosa insieme, mancanza di dialogo, arrivismo, canoni estetici imposti dalla tv, superficialità finiscono sempre più col rovinare la coppia e, in caso di figli, coloro che ci rimettono sono sempre loro.

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