Strano paese, l'Italia; nonostante il numero dei lettori sia in leggero aumento negli ultimi anni speice tra i giovani, il loro numero resta ancora al di sotto della media europea. Malgrado ciò si assiste ad un incessante aumento dei volumi pubblicati, un trend che sfida le leggi del mercato poiché di solito ci si aspetta un aumento dell'offerta correlato ad un aumento della domanda. Lungi voler comuqnue parlare di ciò, è interessante notare come tutti, ormai, nel belpaese si sentano scrittori, persino il sottoscritto che tenta di articolare un discorso in questo blog!!! La sempre bistrattata categoria degli scrittori comprende oggi anche "autori" del calibro di Antonio Cassano, Costantino Vitagliano, Mauro del Grande Fratello (quello televisivo, non quello orwelliano) e, in fundis, Barbara D'Urso, solo per citarne alcuni; precisato che nessuno vuole vietare nulla a nessuno, ci mancherebbe, lascia perplessi il fatto che gente del genere riesca, come dal nulla, a scrivere libri che poi hanno un successo non indifferente. Non volendo considerare "ignorante" nessuno, per carità, il sospetto comunque che dietro di loro vi siano dei "ghostwriter" è alto, seppur non dimostrabile; oltre a ciò il successo dei loro libri può essere spiegato anche col fatto che il loro nome e la loro "fama" richiama maggiore attenzione di molti esordienti e che, in un'Italia sempre più lobotomizzata dalla cultura dello spettacolo e dell'apparire, tematiche come la biografia di un vincitore di Grande Fratello, o di un tronista, attirino maggiore interesse rispetto a tematiche più impegnate. Comunque questo è il dato di fatto, una curiosità, ripetendo che non si vuole considerare nessuno non capace di scrivere un libro, anzi, autori come Grazia Deledda (studiò fino alla quinta elementare) o Gavino Ledda, tanto per citarne alcuni, sono la conferma che il talento non si acquisisce con lo studio, al massimo con esso lo si può migliorare.
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